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Press release

Il green deal aiuta l’archeologia: scoperta e valorizzata in Puglia basilica di 1500 anni fa.

Ago 26, 2021


I resti di una basilica con annessa necropoli dell’antica Daunia scoperti grazie agli investimenti in energie rinnovabili. Rinvenuta nell’ambito delle lavorazioni legate alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico record italiano, l’azienda danese proprietaria ne ha finanziato il recupero e la valorizzazione in accordo con gli enti territoriali e la Soprintendenza.

Milano – Copenaghen 26 agosto 2021. Coniugare ambiente, paesaggio e territorio valorizzando il recupero del patrimonio culturale italiano attraverso le energie rinnovabili è possibile. L’Italia è un territorio ricchissimo di storia nascosta sotto il suolo, quello che a volte manca sono le risorse per recuperare e valorizzare nel modo corretto tale patrimonio. European Energy, società danese specializzata in energie rinnovabili, durante la realizzazione di quello che è tuttora l’impianto fotovoltaico record in Puglia, in provincia di Foggia, in seguito alle indagini preliminari degli archeologi in alcune aree adiacenti agli impianti ha deciso di farsi parte attiva e conseguentemente impegnarsi a sostenere le spese per fare proseguire le ricerche che hanno permesso il rinvenimento di beni archeologici ancora sconosciuti.

Gli scavi, eseguiti rispondendo alle prescrizioni di tutela imposte dalla Soprintendenza e in collaborazione con la società specializzata in archeologia e servizi culturali Nostoi S.r.l, hanno riportato alla luce su un lato dell’impianto i resti di una basilica datata tra il VI-VIII secolo con annessa una vasta necropoli su un altro lato un compound databile tra Neolitico antico e neolitico medio (IV millennio A.C) con una struttura ipogea tipica dei villaggi trincerati del Tavoliere. Della necropoli sono state indagate circa 117 cavità funerarie e rinvenuti reperti di rilevante importanza storica, come brocche in ceramica, reperti metallici, monete, bracciali, anelli, fibbie etc.

Si tratta di un importante recupero del patrimonio culturale italiano e di quella parte del territorio della Puglia che un tempo, in epoca pre-romana, si chiamava Daunia. European Energy, ha sostenuto finanziariamente gli oneri di sorveglianza e scavo per una cifra vicina al milione di euro ma non si è fermata qui, la programmazione e l’approccio condiviso con l’Ente e il Comune e la Soprintendenza  ha reso possibile non solo valorizzare le aree archeologiche ma anche programmarne la fruizione  attraverso la realizzazione di molteplici itinerari “slow” che permetteranno al visitatore di avere una conoscenza profonda del territorio in qualsiasi periodo dell’anno, delineando così un’esperienza di viaggio unico ed emozionante che attraversa la storia del borgo completando e migliorando l’intera offerta turistica integrata di area.

Cogliendo questa opportunità European Energy, la società specializzata Nostoi S.r.l e la Soprintendenza hanno cooperato in modo positivo per consolidare un modello innovativo di intervento nella sfera del patrimonio culturale.

Alessandro Migliorini, European Energy Country Manager Italia ha dichiarato “siamo felici che un progetto pensato per lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia abbia avuto anche un ritorno concreto in vista dello sviluppo territoriale delle aree interessate, ci piace pensare che questo modello che vede rinnovabili e aree archeologiche come leva di sviluppo economico territoriale contribuendo al tempo stesso al recupero del patrimonio culturale possa essere replicato anche in futuro ed è un ulteriore segnale positivo del percorso italiano verso il green deal”.

Maria Grazia Liseno di Nostoi S.r.l. ha dichiarato: “l’azione sinergica di Comune, Soprintendenza e aziende private ha reso possibile il consolidamento di un modello innovativo che ha permesso di intervenire in maniera organica nella tutela, riqualificazione e promozione del bene culturale e territoriale, restituendo ai luoghi la funzione di salvaguardia della memoria storica. Attivare processi di cooperazione, infatti, offre l’opportunità di porre al centro dello sviluppo locale l’identità dei luoghi, migliorando l’accesso ai beni culturali e la diffusione delle informazioni di carattere storico e archeologico”.